PIAZZA DE AMICIS / DE AMICIS SQUARE

IT

Ai margini dell’attuale Piazza de Amicis – un tempo nota come Piazza Corno – sorge uno degli edifici più belli di Gorizia: Palazzo Attems Petzenstein. Costruito nel 1750 come residenza cittadina del conte Sigismondo Attems, fu progettato dall’architetto Nicolò Pacassi.

 L’edificio, esempio di stile transitorio tra il barocco e il rococò, si distingue per la facciata simmetrica ed elegante, arricchita da dettagli finemente scolpiti e sovrastata da statue degli dei dell’Olimpo, che ne sottolineano l’imponenza. Nel 1900, l’imperatore Francesco Giuseppe vi inaugurò solennemente il museo, che ancora oggi occupa il palazzo e rappresenta una delle principali istituzioni culturali della città.

~1850 – La piazza è ancora chiusa verso la parte nord della città
Fonte: Fondo Giovanni Viola

Fino alla fine del XIX secolo, la piazza era attraversata dal fiume Corno, che alimentava anche la celebre fontana di Ercole, opera dello stesso Pacassi risalente al 1775. Nel 1934 la fontana fu trasferita nel giardino del museo, mentre il corso d’acqua fu interrato. Accanto al palazzo si innesta la via Carducci (già Via dei Signori), mentre solo nel 1908 la piazza fu aperta verso nord grazie alla nuova via Silvio Pellico, che collegò il centro cittadino alla stazione ferroviaria settentrionale.

         

~1910 – La piazza con il tram
Fonte: Fondo Giovanni Viola

~1919 – La piazza dopo la Prima guerra mondiale
Fotografie tratte dall’archivio dell’Associazione Nazionale Italiana dei Combattenti per la Guerra di Liberazione – www.combattentiliberazione.it
Associazione Nazionale Combattenti Guerra di Liberazione inquadrati nei reparti regolari delle FF.AA.
Sezione Roma Capitale MOVM "Salvo D'Acquisto - Gastone Giacomini"

Nicolò Pacassi proveniva da una famiglia di scalpellini originaria di Gorizia. Pur non essendo nato in città, i suoi contemporanei lo consideravano “il più goriziano di tutti”, poiché i suoi antenati avevano per secoli realizzato altari e elementi architettonici in tutta la regione. Fu proprio il conte Attems, suo vicino di casa in Piazza Corno, a introdurlo – ancora giovane architetto – alla corte imperiale di Vienna. Lì la sua carriera conobbe una rapida ascesa: divenne architetto di corte di Maria Teresa e progettò la ristrutturazione del palazzo di Schönbrunn, nonché dei castelli di Praga, Budapest e Hetzendorf, partecipando inoltre alla realizzazione di numerose opere pubbliche tra Vienna e Roma. Nel 1769 fu insignito del titolo di barone, ma nel 1772 si ritirò misteriosamente dalla vita pubblica.

Piazza de Amicis un tempo era un vivace crocevia della vita cittadina, animato da osterie e botteghe. Oggi funge sempre di più da via di collegamento verso la parte nord della città e verso Nova Gorica, mentre il museo nel sontuoso palazzo Attems rimane un’oasi silenziosa dell’arte.

ENG

At the edge of today’s Piazza de Amicis, formerly Piazza Corno, stands one of the most beautiful palaces in Gorizia – Palazzo Attems Petzenstein. It was built in 1750 as the city residence of Count Sigismund Attems and was designed by Nicolò Pacassi.

Pacassi designed the building in a transitional style between Baroque and Rococo, with an elegant symmetrical façade and finely crafted decorative details. With its elegant design and rich ornamentation – crowned by the gods of Olympus atop the façade – it ranks among the most splendid palaces in Gorizia. In 1900, Emperor Franz Joseph ceremoniously inaugurated the museum housed within, which still occupies the building today and remains one of the city's foremost cultural institutions.        

Until the late 19th century, the Corno/Koren Stream ran along the edge of the square, feeding the renowned Hercules Fountain in front of the palace. Designed by Pacassi in 1775, the fountain was moved to the museum garden in 1934, and the stream was covered. Via Carducci (formerly Via dei Signori) begins beside the palace. The square remained enclosed until 1908, when Via Silvio Pellico was opened, linking the city centre to the northern railway station.

Nicolò Pacassi came from a Gorizian family of stonemasons. Although he wasn’t born in the city, his contemporaries considered him “the most Gorizian of them all” – his ancestors had spent centuries crafting altars and architectural elements throughout the Gorizia region. It was Count Attems, his neighbour on Piazza Corno, who is said to have introduced the young architect to the Viennese imperial court, where Pacassi’s career quickly flourished. He became court architect to Maria Theresa and was responsible for the redesign of Schönbrunn Palace in Vienna, as well as palaces in Prague, Budapest, and Hetzendorf, and took part in numerous public projects from Vienna to Rome. In 1769, he was elevated to the rank of baron, but in 1772, he mysteriously withdrew from public life.

Piazza de Amicis was once a lively hub of city life, full of inns and shops. Today, it increasingly serves as a connecting route to the northern part of the city and to Nova Gorica, while the museum in Palazzo Attems remains a peaceful oasis of art.